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Martina's blog ✈

"Collect moments, not things"

#1 L'inizio✈️ 🌎

By 10:12 PM

Hi everyone! 
Allora in questo momento dovrei fare i compiti di tedesco, ma avevo voglia di scrivere da stamattina mentre ero a scuola e non potevo più resistere, quindi ho deciso di mettere un attimo da parte i compiti e di buttare giù due parole.
Questo è il primo di tanti post (spero) e vorrei raccontarvi com’è nata l’idea di fare quest’esperienza, la reazione dei miei genitori e come ho preso contatti con l’agenzia ecc…, insomma vorrei raccontarvi “L’inizio”.

“Mamma, papà, voglio andarmene per un anno!”
L’idea di partire durante il quarto anno di liceo è nella mia testa più o meno dalla seconda media; ovviamente la cosa si è iniziata a concretizzare solo l’anno scorso, quando decisi di impuntarmi e di lottare a tutti i costi per non lasciarmi sfuggire quest’enorme opportunità. 
Per mia fortuna il mio “ostacolo” più grande non sono stati i miei genitori, i quali sono sempre stati a favore di quest’esperienza, ma i soldi. 
Mi spiego meglio: avendo un costo abbastanza elevato tutta l’esperienza, inizialmente non avevo la certezza di poter partire, nonostante i miei fossero d’accordo. 
Ora però, vorrei soffermarmi su una domanda che viene fatta spessissimo: “Come convincere i genitori a lasciarti fare quest’esperienza?”
  1. Informatevi: se raccoglierete più informazioni possibili riguardo all’anno all’estero, mostrerete un certo interesse e farete capire quanto ci tenete.
  2. Insistete: ovviamente in modo educato, cercate di insistere e non di non fermarvi al primo “no”.
  3. Contattate qualcuno che ha già fatto quest’esperienza: fatevi spiegare anche i pochi “lati negativi”, in modo tale da dimostrare di essere consapevoli di ciò a cui state andando incontro.

Se invece il problema fosse economico (come nel mio caso) comunque dovrete dimostrare un certo interesse, affinché i vostri genitori “lottino” insieme a voi, perché credetemi, nel caso il problema fossero i soldi, loro faranno qualunque cosa per non deludervi.
Se però la risposta definitiva fosse un “no”, a quel punto dovrete iniziare a considerare altre esperienze simili, da poter fare più avanti e dovrete rinunciare a questa, poiché purtroppo il problema non è risolvibile.


“YouAbroad & Application Form!”
L’agenzia con cui partirò , come ho scritto nella biografia, si chiama YouAbroad ed è una delle migliori in assoluto. 
Una volta che i miei genitori mi dissero che potevo partire (tra l’altro quel giorno piansi tantissimo dalla gioia), andai sul sito della YouAbroad (http://www.youabroad.it/) e richiesi un colloquio. Venerdì 14 Ottobre 2016 andai all’appuntamento, nella sede di Roma, con mia madre e mio nonno e feci il colloquio. Una signora dell’agenzia mi spiegò come dovevo fare l’Application e mi illustrò i due programmi che YouAbroad offre ai ragazzi: YouExchange e YouChoose, dei quali mi chiarì le varie differenze. 

Io ho scelto di seguire il programma YouExchange e di aggiungergli la scelta dello stato (nel mio caso California) e l’Orientation di 3 giorni a New York. 
Inoltre, di recente, ho terminato la prima parte dell’Application, dove si deve compilare un test online, con una parte dedicata alla conoscenza della lingua inglese (non abbiate paura perché è molto facile) e nella quale successivamente si è sottoposti ad un colloquio telefonico o via Skype con uno/a psicologo/a che determinerà se il ragazzo/a è idoneo/a a partire. 
Appena mi è arrivata l’email di conferma, ho fatto firmare il contratto ai miei genitori ed ora sto raccogliendo una serie di documenti (copia del passaporto, pagelle degli anni precedenti ecc..) che dovrò inviare il prima possibile all’agenzia. Tra questi documenti dovrò inserire una lettera di presentazione più specifica ed un messaggio introduttivo di 10 righe più generale, dove mi presento, che verrà pubblicato dall’agenzia su una piattaforma a cui le famiglie della California avranno libero accesso e da dove dovranno scegliere il/la ragazzo/a che vorranno ospitare. 
Non vi nascondo che in questo momento ho mille dubbi pensieri e paure.. Ti inizi a fare domande del tipo: “E se nessuna famiglia mi dovesse scegliere?”, “Cosa scriverò nella lettera di presentazione?”, “E se scrivessi qualcosa di sbagliato?”, ma poi ti fermi, fai un respiro e ti rispondi semplicemente di vivere l’attimo e inoltre, ti rendi conto che durante quell’anno saranno ben più grandi i problemi che incroceranno il tuo percorso.

Quindi, concludo dicendovi: buttatevi, sbagliate e se non doveste capire l’errore allora sbagliate di nuovo, perché la vita è una e questi anni sono troppo brevi per fermarsi a pensare a cosa è più giusto o no. Fatele quelle cose per la quale avete paura di essere giudicati, vivete queste esperienze e sopratutto non preoccupatevi del futuro, ma godetevi questo presente che tutti tanto trascuriamo! 






Detto ciò, scusate se mi sono dilungata molto, ma avevo troppe cose da dirvi. Vi lascio una citazione qui accanto sul viaggiare che mi piace molto.😊




Ps. Non mi interessa se questo post verrà letto da 1 o 100 persone, ma a te, che sei arrivato fino alla fine vorrei solo dirti grazie per avermi dedicato 10 minuti del tuo tempo.

A presto,

Martina

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